Viviamo nel Paese dei caffè espressi, procedendo a ritmi sempre troppo veloci per alcuni e sempre troppo lenti per altri; riservandoci momenti di riposo o svago, di incontro e di scambio, spesso accompagnati ad una tazzina di caffè o ad una altra bevanda preferita da consumare direttamente al bar, a casa ed in qualsiasi luogo in cui ci troviamo e si svolge la nostra giornata, con impegni, umori, storie, scelte e gusti differenti gli uni gli altri.
Se vi dicessi che anche la Psicoterapia, il prendersi cura di sé, è una questione di scelte, contingenze, storie e persino gusti completamente differenti che ci differenziano gli uni, gli altri, tra noi?
Che ne pensate?
Soprattutto cosa scegliereste, avete già scelto o state scegliendo per prendervi cura di voi? Della mente corpo in relazione agli altri e nel mondo?
Alcuni forse preferiranno ingerire o meno una compressa, limitando al minimo il parlare di sé ad altri, figurarsi ad uno sconosciuto o ad una estranea.
Altri tuttavia troverebbero sollievo nel parlarne e magari lo stanno facendo già, ma quanto, come e con chi?
Vi sta tornando utile quello che state facendo per risolvere il vostro problema?
Se si mi congratulo e vi incoraggio a continuare. Se no tuttavia vi invito a proseguire nella lettura.
C’è una altra strada per prendersi cura di sé: la psicoterapia.
La psicoterapia ci permette di affrontare quei problemi e situazioni presenti, che meritano tutta la nostra cura ed attenzione.
Si ma in che modo si procede e quale psicoterapia scegliere?
Forse ciò che vorremmo o ci aspettiamo da uno psicoterapeuta è di poter analizzare ad una ad una, seduta dopo seduta, i traumi della nostra infanzia? Stando in quel passato per un tempo sufficientemente lungo a capire le cause dei nostri problemi presenti o forse da poterli mettere da parte, nel qui ed ora, evadendo dal presente stesso, con tutte le sue richieste noiose, sgradite, imminenti, incessanti, imprevedibili, etc ?
Ogni scelta che prendiamo ed ogni percorso terapeutico anche, ha le sue sagge e stolte ragioni legittime alla base, da rispettare.
Vi dirò, per quel che riguarda la mia esperienza personale e professionale, che non vi è un solo modo per risolvere i problemi, ma anche che la psicologia e psicoterapia strategica propone modalità differenti, da quelle citate. Questo approccio di cura e risoluzione dei problemi, ricorrendo frequentemente all’uso di una logica non lineare, si muove proprio a partire dalla ricerca delle soluzioni.
Nell’ottica strategica si conosce un problema attraverso la sua soluzione
G. Nardone
La psicoterapia strategica è una Terapia BREVE per definizione, questo non vuol dire che durerà inevitabilmente poche sedute, ma che proverà fin dal primo contatto tra terapeuta e cliente, ad andare diretta verso obiettivi e soluzioni; comportando così anche una riduzione dei tempi e conseguentemente dei costi.
Chi vorrà potrà tuttavia “integrare” alla risoluzione di problemi e sintomi di una certa urgenza, anche il trattamento di bisogni terapeutici più profondi, in un tempo che si dilaterà e si allungherà per rispondere anche a queste esigenze. Secondo le esclusive ed uniche necessità del cliente.
Il riferimento costante alla dimensione neuroscientifica consentirà poi di utilizzare il corpo, le sue esigenze e le sue risposte nella relazione terapeutica. In modo da amplificare e conseguire risultati migliori, stabili, completi e duraturi in rapporto ad una realtà più ampia poiché fondata sulle relazioni mente corpo, in continua relazione con le realtà circostanti.
Chi ha tempo per la cura del sé non perda quel tempo, investendolo al meglio, anche secondo il proprio gusto.
Psicologia Life