Conosci un sistema di protezione, che sia migliore dell’emozione paura, per difenderti dai pericoli?

Esso non si disinnesca mai fino in fondo; restando abilmente in noi sempre vigile, pronto ad attivarsi di fronte al nemico;

Ma se la tua paura stesse sbarrando le porte anche all’amico, alla vita stessa...?

Dopo questo piccolo incipit lascio alla lettura di questo breve articolo

Psicologia Life

Le neuroscienze, così come le scienze sociali ed umanistiche, ci invitano a riconsiderare ogni emozione, come un corredato indispensabile di una esistenza sana e perché no felice.

Ogni essere umano è per natura e cultura, predisposto a conoscere la realtà ed a reagire ad essa, secondo modi che gli sono propri e che contribuiscono a definirlo attraverso stili, caratteri, temperamenti, comportamenti abituali etc.

Questi modi o stili soggettivi e relativamente tipici di esperire la realtà e rispondere ad essa vengono definiti anche come sistemi percettivo-reattivi, canali di conoscenza e espressione che coinvolgono tanto il sensorio, quanto la cognizione e la sfera emotiva; che si riflettono tanto in comportamenti e strategie, più o meno pianificati, quanto in agiti meno mediati dalla cognizione e più legati alla sfera irrazionale dell’inconscio e degli istinti.

Di per sé nessun sistema percettivo-reattivo è insano, ma chiaramente bisogna considerare che se alcune percezioni e risposte che risultano valide in date e determinate condizioni diventano alternative univoche di lettura e risposta agli eventi della vita, a prescindere da congruenza ed utilità, può accadere che proprio ciò che garantisce il nostro equilibrio, la nostra omeostasi, divenga poi proprio ciò che detto in parole semplici ci distrugge.

Questo è il tipico caso della risposta attacco e fuga e della tentata soluzione data dall’ evitamento, alla emozione della paura e in particolare agli eventi che sono capaci di generarla in noi, al punto di attuare un piano di intervento “aggredire o scappare” che può rivelarsi non solo inutile, ma ingenerare esso stesso sempre più paura.

La vita stessa può diventare spaventosa, preoccupante, quando a prevalere è la paura con la sua tipica lente di lettura degli eventi, che in caso di pericolo abbiamo premesso che si rivela molto utile; ma come unica prospettiva di intendere la realtà, comporta conseguentemente una visione deformata e deformante, che si manifesta in una serie continua di “falsi allarmi”, i quali detengono la mente, il corpo e l’intero organismo, in stati di tensione ed irrigidimento, ben lontani dal benessere e da una esistenza felice.

In questi casi la paura può tradursi in stati di ansia, panico, etc, rendendo necessario un consulto medico e/o psicologico.

Come può aiutare la psicoterapia strategica

La psicoterapia strategica interviene, facendo leva sulla parte più emotiva e primitiva di noi, diversamente che focalizzarsi su cognizioni, concetti, ragionamenti e consapevolezze.

Essa semplicemente cercherà di metterci di fronte alle nostre stesse emozioni sgradevoli e ai nostri squilibri emotivi, praticamente ed in modo apparentemente spontaneo;

Con l’eventuale ricorso a prescrizioni, compiti concreti e tecniche ipnotiche, per suscitare in noi una esperienza emozionale correttiva e permetterci in tal caso di fare una esperienza nuova della propria paura, associata alla scoperta delle proprie risorse interiori, prime fra tutte il coraggio.

Quando la paura bussa alla tua porta è normale che ti manchi il coraggio di aprire; alle volte basterebbe guardare a quella porta da angolazioni diverse; questo nuovo sguardo, non può nascere solo volendolo senza un aiuto; servono occhi nuovi e nuove prospettive e allora si che potremmo rispondere che aprendo la porta, la paura é andata via ed al suo posto è arrivata una amica, la tua vita.