Sono in vacanza con la mia famiglia e siamo relativamente lontani da casa; stamane ho cercato di preparami un caffè d’orzo, con la moka di casa nostra; é tipico portarsi dietro cose del genere quando sei fuori e non vuoi rinunciare alle tue abitudini.
Quando l’ho svitata per riempirla, mi sono accorta tuttavia, che avevo dimenticato il filtro della moka e allora addio caffè d’orzo…
Questo piccolo imprevisto, giunge con una serie di altri piccoli imprevisti, tanto rimediabili quanto sgraditi, poiché tradendo sistematicamente le nostre aspettative, minacciavano l’umore e l’equilibrio di tutti.
Abbiamo rischiato di perdere l’occasione di vivere una esperienza spensierata e da ricordare, da cui trarre energie per il rientro agli impegni che ci attendono e tutto per delle piccole cose che frustravano le nostre attese.
Oltre a mettere in atto soluzioni pratiche, alternative concrete, dinnanzi ad ogni imprevisto spiacevole, si é rivelato ugualmente importante, se non necessario, riflettere su quanto ci stava accadendo e recuperare cosí il senso del nostro essere fuori ed in vacanza, del riposo e dell’importanza di essere insieme. Soprattutto armarsi di flessibilità poi, per assaporare al meglio ogni novità che si affacciava davanti il nostro orizzonte, laddove la solita cosa o quella attesa, non era immediatamente o per nulla possibile.
Ecco che ogni crisi, problema, imprevisto, disagio, che minaccia la nostra armonia, per quanto lieve o difficile esso sia per noi, per chi ci è accanto; non può essere ignorato, né tanto meno costringerci ad una sommessa rassegnazione. Esso al contrario, portando in sé anche il seme del cambiamento, ci invita a guardare altrove, ad intravedere uno scenario differente; allena il pensiero divergente, ovvero la capacità di elaborare pensieri originali, fuori dal comune, soluzioni nuove ed alternative; pertanto a scoprire anche parti nuove di noi, parti non tanto sfigate, quanto “geniali” e così a crescere, ad evolvere, spronando il cambiamento e l’evoluzione anche di chi ci è accanto e dell’ambiente nel quale viviamo ed esercitiamo la nostra influenza.
Se ti senti sopraffatt@ dalle difficoltà, delus@ non tanto dalla vacanza, ma dalla tua vita, scoraggiat@ da disagi inesprimibili e ben più grandi di queste piccole cose, posso darti un consiglio?
Non già da psicologa, perché si sa, nel consigliare non siamo i migliori, poiché non solo non possiamo tecnicamente dare consigli, ma non sappiamo neppure farlo, perciò ti parlo da persona, a persona, non da esperta, né da sapiente; non ne so assolutamente più di te, ma mi piace riflettere e credo ci serva molto farlo in questa vita.
Così fermiamoci a riflettere su quello che abbiamo classificato come “sfiga” nella nostra vita; e a provare a trasformare qui ed ora, con le risorse disponibili e nel tempo che ci é dato vivere, tutta questa “sfiga in “sfida” di cambiamento.
Delle volte come basta una sola lettera per cambiare una parola e il suo programma di azione, può bastare un piccolo cambiamento, per cambiare tutto…; ciò ci invita a considerare, che non c’è da fare grandi passi, specialmente se siamo stanch@ e scoraggiat@, ma si può partire proprio da piccole cose, fatte e guardate diversamente.
“Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose”
Albert Einstein
Dietro ogni imprevisto, dietro ogni attesa frustrata, c’è una nuova possibilità e una occasione di trasformare i nostri problemi, noi stessi, in meglio; di sciogliere i nostri nodi e di andare a largo, per vivere la vita nel modo che merita di essere vissuta.
In sintesi, possiamo trasformare un imprevisto, in una esperienza di apprendimento e dunque crescita. Possiamo esercitarci a partire dalle piccole cose, proprio da quelle che generano frustrazione; provando per esempio, a porle davanti a qualcosa di più ampio. Come in questa foto della moka davanti al mare, laddove la mancanza di un dettaglio nell’oggetto, anche se importante, perde significato e la sua figura ed il problema connesso, acquistano un senso diverso, quando posti su uno sfondo diverso, divenendo parte di una nuova suggestiva gestalt. Così proprio come se poni una moka incompleta davanti al mare, la tua attenzione si sposta dal problema: “manca il filtro”, a qualcosa di più grande, il “nuovo panorama”; allo stesso modo potrai trovare soluzioni, risposte, sensi, gratificazioni differenti, se ti alleni a spostare il focus dei tuoi problemi, a porli anche solo con l’immaginazione, su uno scenario diverso e più ampio.
A me, per esempio questo aggiustamento di focus, da questa piccola serie di “sfortunati eventi”, allo sfondo eccezionale, del panorama meraviglioso attraverso cui guardarli, mi ha sollecitato questa breve riflessione che mi fa piacere condividere con te.
Con te che forse non hai il mare davanti e un problema più grande di una moka senza filtro, ma proprio per questo ti incoraggio a non soccombere, a non rassegnarti; a cambiare le cose, a partire da quel piccolo particolare che già ora ti é possibile considerare diversamente.
Ci proverai?
Buon proseguimento di estate
Psicologia Life